Camminata: tutti i benefici e le patologie che previene

Non c’è dubbio che la camminata fa bene. I principali benefici della camminata rispetto ad altre attività sportive aerobiche come migliorare la mobilità e la resistenza muscolare allentando gradualmente il cuore, migliorare la circolazione sanguigna e l’ossigenazione di organi e tessuti, stimolare positivamente il sistema nervoso, inoltre, allevia le tensioni e l’ansia generate da accumulo di stress soprattutto se viene svolta all’aria aperta, nella natura e durante le ore di luce.

Uno studio dell’Università del Tennessee ha scoperto che le donne che camminano hanno meno grasso corporeo rispetto a quelle che non camminano. Inoltre, hanno scoperto che la camminata riduce anche il rischio di coaguli di sangue, poiché agisce come una pompa venosa, contraendosi e pompando il sangue dai piedi e dalle gambe al cuore, riducendo il carico dell’organo cardiaco.

La camminata: ecco perché fa bene

Quindi, come già detto in precedenza la camminata previene le malattie cardiache, aumenta la frequenza cardiaca, abbassa la pressione sanguigna e rafforza il cuore. Le donne in post-menopausa che camminano solo uno o due chilometri al giorno possono abbassare la loro pressione sanguigna. Inoltre, camminare può fermare la perdita di massa ossea riducendo il rischio di fratture dell’anca del 40%,  poi camminare rilascia nel corpo endorfine uno dei benefici emotivi dell’esercizio, quindi, più passi si fanno e più l’umore migliore. Secondo la Fondazione Umberto Veronesi, la camminata contribuisce alla riduzione della pressione arteriosa e aiuta a controllare meglio il diabete di tipo2, inoltre permette di diminuire il colesterolo cattivo (LDL) e aumentare quello buono (HDL).

Altre ricerche

In aggiunta, una camminata veloce di  trenta minuti brucia 200 calorie e di conseguenza, ciò porta a dimagrire. Infine, camminare tonifica i muscoli delle gambe e degli addominali e anche i muscoli delle braccia se li pompi mentre si cammina.

Camminare aiuta il corpo a liberare serotonina, un neurotrasmettitore conosciuto come triptofano, che incrementa la produzione di melatonina. La melatonina regola i cicli del sonno, per cui una passeggiata è determinante affinché sia più facile prendere sonno. L’Università di San Paolo ha dimostrato che migliora la qualità del sonno. Infine, uno studio su 6.000 donne, di età pari o superiore a 65 anni, condotto da ricercatori dell’Università della California, a San Francisco, ha rilevato che il declino della memoria legato all’età era inferiore in coloro che camminavano di più. Le donne che camminavano per 2,5 km al giorno avevano un calo della memoria del 17%, rispetto a un calo del 25% nelle donne che camminavano meno di cinque km a settimana.

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Pubblicato da Paolo Tescione

Paolo Tescione, Inizia in tarda età la passione di blogger e subito riesce a fondare alcuni blog in vari settori con oltre 40milioni di visite. Ha pubblicato oltre 10mila articoli sul web e libri che sono in vendita su Amazon. Consegue il Master alla Business School sole24ore. Specialista blogger, Seo, copywriter, digital marketing, content marketing. Manager ecommerce qualificato. Info paolotescione5@gmail.com